
La crisi colpisce duro e indistintamente. Basta un po’ di sfortuna e di punto
in bianco ci si può trovare senza quel minimo di garanzie sociali e di
benessere che consentono di passare una vita serena.
Se ne stanno accorgendo sempre di pi&ugra ve; i giovani, cui è negato ogni prospettiva
di futuro, i migranti che sono l’anello più debole della catena perché
ricattati a tutti i livelli, ma la crisi comincia a colpire duro anche tanti
soggetti e famiglie italiane, anche i parmigiani.
Gli sfratti sono uno degli indicatori più chiari del fatto che la crisi è
profonda: sono principalmente sfratti per morosità di chi non ce la fa più
perché il reddito è poco e gli affitti sono esorbitanti, grazie alla fiducia
che i nostri governanti hanno riposto nel mercato.
Oggi sei famiglie con bambini in tenerissima età sono costrette a riprendersi
da sole quello che sia il mercato che il pubblico continuano a negare loro,
cioè l’accesso ad un alloggio commisurato al loro reddito. Si tratta di
famiglie che hanno subito lo sfratto a causa di difficoltà economiche br /> subentrate in seguito alla perdita del lavoro o perchè l’impiego lavorativo che
hanno non consente di sostenere i prezzi astronomici degli affitti. Dopo lo
sfratto è stato loro offerto solo la divisione della famiglia, con la
possibilità di dare assistenza solo alle madri con figli minori.
Oggi hanno occupato alloggi lasciati da anni vuoti a favore della
speculazione.
Lo hanno fatto per vivere, perché dopo lo sfratto sono stati costretti a
trovare rifugio in auto o in catapecchie o ospiti temporanei da amici o in
albergo a proprie spese (2500 euro al mese).
La mancata risposta alle naturali esigenze sociali e umane farà sì che sempre
più spesso le persone, per un normalissimo istinto di vita si riprendano ciò
che spetta loro. Noi saremo al loro fianco
Parma è una città troppo spesso ritenuta erroneamente un modello es emplare di
welfare: per quel che riguarda le politiche abitative si sono seguiti nel tempo
annunci eclatanti di interventi che vengono esaltati come risolutivi dell’
emergenza (Parmabitare, Casadesso, Social House ecc).
Niente di meno vero. I 500 sfratti del 2011, quasi tutti per morosità, cui
vanno aggiunte le esecuzioni immobiliari per chi non riesce a pagare il mutuo,
dovrebbero far intraprendere provvedimenti d’urgenza come il blocco degli
sfratti, requisizione di alloggi sfitti da anni, una tassazione seria sulla
grande proprietà immobiliare.
Niente di tutto questo. In realtà potrà essere solo la mobilitazione diffusa,
radicale e costante ad imporre dei cambiamenti drastici dell’esistente e
recuperare il diritto all’abitare oggi negato a troppi
RETE DIRITTI IN CASA PARMA
Sportello informativo per il diritto all’abitare tutti i martedi dalle 18:30
presso Casa Cantoniera Via Mantova 24 Parma
Nessun commento:
Posta un commento