
Grande mattinata con più di 3000 studenti che hanno invaso le strade di parma paralizzando il traffico attorno al centro storico riprendendosi la piazza e la parola. Larga partecipazione degli studenti medi che assieme agli universitari hanno sfilato per più di tre ore.
Decine gli interventi dal microfono del comitato “Istruzione bene comune” che riunisce studenti medi, universitari, nonché professori e maestri.
Parole forti, cariche di rabbia che si appellano ad una generazione per riprendersi con la decisione dimostrata in questa giornata la voce sul mondo della formazione e su un paese ed un mondo che sembra essersi dimenticato dei giovani.
Corpi desideranti in movimento che parlano di rifiuto della precarietà, di sogno generazionale, di strappare i diritti, di riprendersi il futuro.
La rabbia esplode nella piazza ricordando la scuola di Adro, i tagli alle borse di studio, l’aumento a 9 euro della mensa universitaria di Parma e i fondi alle scuole private. Ma è una piazza che non parla solo di resistenze ma rilancia attraverso le lotte la conquista di nuovi diritti, che vuole prendersi il diritto allo studio attraverso nuovo welfare che parte dal basso, e che guarda con aspirazione alle battaglie cittadine come quelle della Rete diritti in casa che pratica l’occupazione, l’autorecupero e la riappropriazione oltre che la riqualificazione della città.
Non vogliamo la normalità, vogliamo tutto perché i sogni sono tali solo quando sono grandi.
Nessun commento:
Posta un commento