
Venerdì 28 ottobre si è tenuto davanti alla Prefettura un presidio per
denunciare la drammatica situazione di centinaia di famiglie ( a Parma sono 500
circa) che sono sottoposte a provvedimento di sfratto, in gran parte dei casi
per morosità.
E'una situazione che va di pari passo allo svilupparsi della crisi e alla
diffusione della precarietà sociale, intrecciando strettamente la questione del
lavoro/reddito con quella del diritto all'abitare.
Al presidio erano presenti un centinaio di persone, in gran parte
membri di famiglie sottoposte a provvedimento di sfratto che sono entrate in
contatto con la Rete Diritti in Casa rivolgendosi allo sportello che
settimanalmente offre consule nza sulla questione abitativa e coordina le
resistenze agli sfratti.
A conferma delle potenzialità ricompositive delle mobilitazioni per il diritto
all’abitare, che vedono sempre più spesso fianco a fianco migranti e italiani,
è da sottolineare la partecipazione al presidio degli studenti dell'Art
Lab.
Il presidio di venerdì chiude un mese particolarmente caldo sul fronte degli
interventi contro gli sfratti. Nella mattinata dello stesso giorno si è tra l'altro riusciti a ottenere un rinvio per una famiglia italiana di Noceto. In
assenza di politiche idonee ad affrontare un'emergenza ormai divenuta costante
e in particolare in assenza di un blocco generalizzato degli sfratti che
sarebbe un provvedimento più che logico nella situazione attuale, la resistenza
agli sfratti sostenuta reciprocamente dalle persone in difficoltà sta mostrando
la sua efficacia. E' stato confortante anche vedere al presidio persone che nel
frattempo, grazie alla mobilitazione, hanno già risolto la loro situazione
abitativa.
La lotta continua.
Rete Diritti in Casa Parma.
Sportello informativo per il diritto all’abitare tutti i martedì dalle 18:30
alle 21 presso Casa Cantoniera Via Mantova 24 Parma
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