"Un giorno CON NOI, con i precari ed i disoccupati, con i lavoratori dipendenti e autonomi, un giorno degli autoctoni e dei migranti, uno giorno con noi TUTTI, per far vedere quanto siamo importanti"
SENZA DIRITTI – GIORNATA EUROPEA DEDICATA AI LAVORATORI MIGRANTI
Un giorno senza infermieri, medici, insegnanti, bidelli, taxisti, operai, spazzini, baby sitters, badanti, camerieri, metalmeccanici, cuochi, mediatori culturali: una giornata senza i migranti e il loro importante lavoro, è una giornata senza un decimo dell’intera ricchezza prodotta dalla nostra nazione (Il 9,7% del PIL viene dal loro lavoro, fonte Fondazione Ismu, 2009 ).
3.8 MILIARDI DI GETTITO FISCALE IN MENO, 7 MILIARDI DI CONTRIBUTI IN MENO, 13%DI BAMBINI IN MENO.
QUESTA SAREBBE L’ITALIA SENZA MIGRANTI
Nell’attualità della crisi economica, che si fa sentire anche a Parma e provincia, i migranti sono quelli che rischiano di più: possono perdere il permesso di soggiorno e chi non ha il documento viene criminalizzato e condannato al lavoro nero. Per avere un lavoro ci vuole un permesso di soggiorno, per avere il permesso ci vuole un lavoro: un ricatto vizioso che rende i migranti schiavi di una condizione sulla quale non possono agire, perché la società non chiede il loro parere.
Oltre quattro milioni di persone oggi in Italia sono schiacciate fra le incongruenze e gli errori delle leggi razziste Turco-Napolitano Bossi -Fini e il reato di clandestinità voluto dalla Lega e imposto dalla maggioranza in Parlamento, disattendendo le linee d’integrazione valide a livello europeo, cancellando la tradizione storica di accoglienza propria di un popolo di emigranti.
I migranti sono una RISORSA, non un problema per la sicurezza, come ci racconta certa stampa. Rendono vitale la nostra società in grossa crisi demografica. Supportano l’economia attraverso la presenza nel mondo produttivo. Permettono alle donne italiane di conciliare i tempi di cura degli affetti con i tempi del lavoro. Non si fa integrazione inasprendo le norme sulla cittadinanza, sul ricongiungimento familiare, sul matrimonio, istituti che da sempre costituiscono un fattore di stabilità. Senza integrazione, si lascia il posto alla paura, e si apre la via ad un paese allo sbando che trova negli immigrati la facile risposta ad una frustrazione generale, di cui sono anche loro, come noi, vittime.
Siamo tutti, oggi, ricattati dal precariato e dall’assenza di diritti. Il ribasso dei salari nei recenti rinnovi dei contratti nazionali per i lavoratori dipendenti pone le nostre istanze - dalla dignità della persona all' equità sociale - strettamente legate a quelle dei migranti.
PER QUESTO IL COORDINAMENTO 1°MARZO DICE BASTA
ALLA STRUMENTALIZZAZIONE DELLE PAURE, ALLA DISINFORMAZIONE, ALL’ISOLAMENTO, ALLA POLITICA DEI DUE PESI E DELLE DUE MISURE, NELLE LEGGI E NELL’AGIRE DELLE PERSONE
CONDANNA E RIFIUTA
GLI STEREOTIPI E I LINGUAGGI DISCRIMINATORI, IL RAZZISMO DI OGNI TIPO, IL RICHIAMO ALLE RADICI CULTURALI E RELIGIOSE PER GIUSTIFICARE POLITICHE DI RIFIUTO ED ESCLUSIONE
SOSTIENE I LAVORATORI MIGRANTI NELLA RIVENDICAZIONE DEI PROPRI DIRITTI ADERENDO ALLA GIORNATA EUROPEA “SENZA DI NOI”
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